Volete venire con noi di Orosei AdvenTours a scoprire i segreti della Valle di Lanaitho e del mitologico villaggio nuragico di Tiscali?
Per l’escursione di trekking a Tiscali ed alla Valle di Lanaitho si può partire dal paese di Dorgali o dal paese di Oliena. I punti di ritrovo per l’escursione sono ad Orosei in Piazza del Popopo, a Dorgali al distributore AGIP di Puddu o ad Oliena al parcheggio delle Fonti di Su Gologone.
La valle di Lanaitho è custodita nel comune di Oliena e costituisce una delle poche porte di accesso al Supramonte dal versante nord-occidentale. Un prezioso scrigno di biodiversità, di archeologia ed antropologia estremamente interessante, un luogo assolutamente da visitare ed esplorare per conoscere al meglio la cultura nuragica e una parte fondamentale dell’archeologia della Sardegna.
Il punto di partenza per l’escursione in fuoristrada 4×4 alla Valle di Lanaitho e del Monte Tiscali è il parcheggio di Su Gologone. Saliti a bordo dei nostri fuoristrada Defender 4×4, percorriamo la bellissima strada sterrata all’interno della valle che ci condurrà alla scoperta dei suoi antichi misteri archeologici.
La prima meraviglia naturalistica a svelarsi ai nostri occhi lungo il percorso, è uno dei monumenti naturali della Sardegna, ovvero i bellissimi basalti colonnari scavati dal Fiume Cedrino. Meravigliosa cornice dell’omonimo lago artificiale visitabile anche con delle belle escursioni in kayak. Prima di proseguire il nostro cammino verso il villaggio di Tiscali, è d’obbligo un breve tour naturalistico in 4X4 lungo le meravigliose sterrate che si insinuano all’interno della Valle di Lanaitho.
Il Villaggio Nuragico di Tiscali
Iniziamo finalmente il nostro trekking alla scoperta del Villaggio Nuragico di Tiscali, un’occasione imperdibile per scoprire i misteri custoditi in questo luogo magico da più di 3000 anni.
Il sentiero risale lentamente le ripide falesie del Monte Tiscali lungo i sentieri tracciati dai carbonai nel XIX secolo. Uno dei momenti più emozionanti del trekking a Tiscali è il passaggio attraverso la fessura rocciosa denominata “Sa Curtigia”. Raggiungiamo dall’alto la sorprendente dolina carsica originatasi 900.000 anni fa che custodisce al suo interno i segreti del misterioso insediamento. Il Villaggio nuragico di Tiscali fu edificato tra il 1800 ed il 900 a.C., durante l’epoca nuragica, poi utilizzato sino alla dominazione romana in Sardegna. Il microclima creatosi negli anni all’interno della dolina ha consentito lo sviluppo di numerose rare specie botaniche come il Terebinto e l’Acero trilobo. Tra le specie faunistiche che si possono incontrare lungo il cammino vi è la simpatica martora alla ricerca costante di cibo, ma anche il muflone, che ama trascorrere le notti al suo interno.
La Valle di Doloverre
Al termine della visita della dolina, della durata di circa 30 minuti, sufficienti a scoprire i segreti del misterioso villaggio, proseguiamo la visita della valle di Doloverre sino a giungere nuovamente alla nostra auto. A bordo del nostro fuoristrada possiamo così continuare il nostro tour in 4×4 alla visita della Valle di Lanaitho, che custodisce altri interessanti luoghi importanti dal punto di vista archeologico ed antropologico utili a comprendere meglio la storia della Barbagia. Uno di questi è la grotta Corbeddu, dove furono rinvenuti i resti più antichi di Homo Sapiens mai ritrovati in un’isola del mediterraneo, risalenti a circa 18.000 anni fa. Insieme ai resti dell’Homo sapiens furono ritrovati anche alcuni resti fossili del Prolagus sardus e dell’antenato del cervo moderno, il Megaloceros cazioti, tutti e due ormai estinti.
La Grotta Corbeddu
La Grotta prende il nome dal bandito Giovanni Corbeddu, che vi costruì il suo rifugio durante il suo periodo di latitanza tra il 1880 ed il 1898. Giovanni Salis Corbeddu noto anche come “l’Aquila della montagna”, era considerato un super partes così da aver costituito una sorta di ‘tribunale’ all’interno del suo rifugio, dove i sospettati venivano giudicati in base a prove certe della loro colpevolezza.
Da visitare assolutamente anche il villaggio tardo nuragico di Sa Sedda ‘e Sos Carros. Qui l’antico popolo nuragico celebrava il culto dell’acqua nell’età del bronzo. Si tratta di una bellissima fonte-santuario costruita circa 3000 anni fa, un unicum nel suo genere in tutto il Mediterraneo. La particolarità della fonte sacra sono le nove teste di muflone scolpite su pietra calcarea da cui zampillava l’acqua a sua volta raccolta in una vasca circolare circondata da sedute in pietra, probabilmente funzionali ai rituali magici che vi venivano celebrati.
La sorgente carsica di Su Gologone
La giornata non è ancora finita, l’ultima tappa è la visita alla sorgente carsica di Su Gologone. La fonte costituisce la principale risorgiva del sistema carsico del Supramonte e la più grande sorgente carsica della Sardegna, dichiarata Monumento Naturale dalla Regione Sardegna nel 1998. L’acqua risale dal sottosuolo effluendo da una spaccatura della roccia per poi formare un piccolo lago d’acqua cristallina e trasparente incastonato tra alte pareti di dolomia le cui sfumature variano dal verde smeraldo al turchese. Il lago costituisce allo stesso tempo una sfida irresistibile per gli speleosubacquei di tutto il mondo. Il record dell’esplorazione venne stabilito nel 2010 da Alberto Cavedon, che raggiunse i 135 metri di profondità.
Prima del rientro consigliamo una sosta al bar delle fonti di Su Gologone per degustare una buona birra Ichnusa.
Chi volesse visitare questi bellissimi luoghi può contattarmi ai seguenti recapiti:
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